Le origini del Norvegese delle Foreste
Il Norvegese delle Foreste è un gatto di origini antiche, proveniente dalla Penisola Scandinava.
Il fiero popolo vichingo lo portavano sulle loro navi nei lunghi viaggi per difendere le stive dagli attacchi dei topi ed era usanza donarne un esemplare ai giovani sposi come buon augurio.
E’ presente nelle fiabe popolari e nelle leggende mitologiche: si narra che Freja, la dea dell’amore e della fertilità, avesse un carro trainato da due Gatti di questa razza e Thor, il dio della folgore, tra le sue prove di forza, doveva sollevare un grande gatto.
Il famoso “Gatto con gli stivali” dei fratelli Grimm è un Norvegese delle Foreste.
La prima notizia storica si ha nel 1599, quando un naturalista danese che viveva in Norvegia, Peter Clauson Friis, descrisse un gatto simile alla lince: con ciuffetti di pelo sulla punta delle orecchie, pelo lungo sul dorso e sul collo, amante dell’acqua e abile pescatore.
Nonostante la sua popolarità il Gatto Norvegese delle Foreste rischiò l’estinzione a causa di ampi disboscamenti che ridussero notevolmente il suo habitat naturale. I Norvegesi si avvicinarono ai centri abitati ed iniziarono ad accoppiarsi con gatti domestici a pelo corto dando alla luce cuccioli con le caratteristiche di questa razza molto diluite. Alcuni gattofili norvegesi cominciarono ad interessarsi al loro recupero dagli anni ’30.
Nel ’43 venne pubblicato un libro che conteneva le basi per l’allevamento del Norvegese delle Foreste. Iniziarono a cercare i soggetti puri e nel ’73 iniziarono un serio programma d’allevamento. Nel ’74 nacquero i primi cuccioli ma, solo nel ’76 venne riconosciuta ufficialmente come razza dalla FIFE. Negli anni ’80 i primi esemplari dai Gatto Norvegese delle Foreste fecero ingresso in Italia.